
L’urlo – Edvard Munch
“Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura… e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.“
Edvard Munch
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Come faccio a scrivere di gatti, di cose “da ridere”
con quel che accade intorno?
C’è chi sta vivendo momenti bruttissimi… chi li ha appena vissuti come i ragazzi di Brindisi… hanno provato la PAURA, quella vera, quella che non si dimentica. E’ bastato un attimo, un secondo, la follia di pazzi per cancellare un giovane fiore appena sbocciato che si stava affacciando alla vita, che doveva viverla questa vita bella o brutta che sia, che doveva portare a termine i suoi sogni. Ora ne rimane una famiglia dilaniata, destinata a vivere nel dolore perché la loro Melissa è volata lontana. O le compagne che ora devono curare ferite profonde che resteranno incise sui loro corpi innocenti. Fosse per una malattia forse riesci a fartene una ragione col tempo… ma in questo modo, come per tutte le morti inaspettate e cruenti, penso non si possa trovar pace… io non ci riuscirei, ammiro chi ci riesce.
E poi il terremoto appena successo in Emilia… il mio pensiero va anche a loro. Altra PAURA… tanta paura… paura di rimanere in casa, in quella casa che dovrebbe proteggerci ma non puoi fidarti così tanto di lei… paura che la terra tremi più forte… paura di morire o se sopravvivi di rimanere senza più niente, ne affetti ne cose come è accaduto a tanti in precedenti terremoti. La paura che ti fa morir di spavento… che non ti lascia più vivere tranquillo o ti lascia in “sospeso” nell’attesa che possa accadere di nuovo, sperando non sia devastante… sperando non accada più.
Io abito lontana da quei posti, ma stanotte c’è stato un suono strano, prolungato… dicono che la scossa è preceduta da un boato e allora ho subito pensato “oddio il terremoto anche qui” ma è rimasto tutto fermo. E’ semplicemente passato il solito caccia militare a quota bassa!! Poco dopo il paese vicino ha fatto i fuochi d’artificio, hanno creato un suono che sembrava scassinassero casa con le granate… altro salto, che colpo… basta grazie!
Questa nostra Terra – bistrattata – sembra si stia ribellando… accadono terremoti in zone dove non te li aspetti così forti, eventi atmosferici potenti, piogge torrenziali e fiumi che spazzano via tutto ciò che incontrano… ma in questo la responsabilità è della mano umana che non porta abbastanza rispetto alla Natura… mettiamo cemento dove la Natura avrebbe bisogno del suo spazio e alla fine se lo riprende.
Ricordo due frasi sentite da bambina, che mi porto dietro: “non voltare mai le spalle al mare” – “la montagna bisogna rispettarla“. Col mare mosso sulla spiaggia poteva arrivare un’onda a tirarmi giù, dovevo guardarlo sempre… e sciando non dovevo andare fuori pista se non conoscevo i punti giusti.
Sarà forse perché il mio nome è dato alla Terra, ma mi spiace che se ne debba aver Paura per come decide di “muoversi” lei, per chi la vive e si “muove” a far del male. Viviamo già di piccole o grandi paure personali, se poi ci si mette anche altro, allora diventa un po’ troppo!
Spero di tornare a parlar di gatti, forse è meglio.
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