Come diceva Apollinaire…

Vorrei avere nella mia casa:
una donna ragionevole,
un gatto che passi tra i libri,
degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere“.
Guillaume Apollinaire da Le bestiaire ou Cortege d’Orphée (1911)

Magò: e noi ce li abbiamo tutti!!
Mia: giusto, gatti e amici ci siamo…. ma vorrai mica dirmi che la donna ragionevole è la mamy?
Magò: mmm tu con la panza che ti ritrovi non potresti mai passare tra i libri! In effetti a lasciarti sui suoi libri d’arte è ben poco ragionevole la mamy…
Mia: eh manco tu fossi una sottiletta… e poi a te ti lascia sul suo piumone, non so chi è la più fortunata… qui c’è pure polvere!
Magò: polvere? Ma come fa a fermarsi con te che occupi tutto lo spazio ogni giorno? Dai su diciamocelo… siamo ben fortunate che non sia ragionevole…
Mia: vero lo siamo ed è fortunata anche lei… gli evito di spolverare i libri! Credo proprio che chi ci legge penserà “è una casa di (matti) gatti“!

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Noemi Gastaldi e la sua saga urban fantasy…

Ciao A.micie,
rieccoci dopo un bel po’ di giorni… non so da voi ma qui sembra che l’orologio giri più veloce, o forse sono lenta io!
Per prima cosa: grazie infinite a NonnaSo e Laliluce per averci assegnato (il 26/06 in tandem) due premi al blog… grazie davvero, siete a.micie gentilissime!!! Appena le lancette gireranno più piano ( e io più veloce!) prepariamo il post adatto!
MIA: wow due premiiii??? in croccantini o scatolette? Slurp speriamo almeno che siano del gusto che piace a meee!
MAGO’: eccola! ma è possibile che pensi sempre a mangiare?
MIA: eh allora? almeno io faccio del moto, lo so si è solo con le mascelle ma tu invece pensi solo a dormire…
MAGO’: appunto eccovi l’atleta… specializzata in digestione!!
MAMY: dai ragazze il tempo stringe poche ciancie, ci eravamo dette che oggi volevamo presentare Noemi, la giovane scrittrice esordiente arrivata a noi via web… e allora su fatemi procedere!!

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Noemi Gastaldi e la sua saga urban fantasy…

Al ns blog dedicato alla città di Torino, ViviamoTorino.com, riceviamo l’email di Noemi:
“Ciao, sono l’autrice del libro “Il tocco degli Spiriti Antichi”, primo volume di una saga urban fantasy ambientata a Torino. Sto facendo un blog tour per promuovere il mio lavoro sul web, e mi chiedevo se per il blog “Viviamo Torino ” sia possibile ospitare una breve presentazione del mio libro.” … “Se può farvi piacere, posso anche regalarvi una copia digitale del libro a titolo di ringraziamento.”
VT non è chissà che gran blog e non ha molti accessi… non ho chiesto come l’abbia trovato (sul mitico Google è sicuramente indicizzato per secondo, dal basso!), e così ogni volta che qualcuno mi chiede ospitalità su di lui, per me è come ricevere un gradito apprezzamento a questo sitino a cui tengo tanto… è nato nel 2004 ed ancora spero di farlo conoscere, ma dovrei dedicarci più tempo e da sola (tra tutto!) non ci riesco. Ricevo diversi Comunicati stampa da uffici che promuovono eventi in città, loro chiedono e io inserisco ben contenta di dare visibilità. Appunto, tanti chiedono e stop… Noemi invece è stata gentile offrendo in cambio copia del suo libro e quindi… CERTO NOEMI, BEN VOLENTIERI! Ci siamo organizzate per l’inserimento in VT e le ho detto che anche il Blog Peloso avrebbe ospitato la sua presentazione per farvi conoscere Lei e la sua Lucilla con l’amata Fantasy!

Nuovamente ringrazio Noemi per la considerazione a VT e per il suo libro che leggerò molto volentieri.

Eccovi la presentazione inviata da Noemi:

Mi chiamo Noemi Gastaldi e sono una scrittrice indipendente.
Forse qualcuno mi avrà vista aggirarmi per il centro con carta e penna alla mano, dato che ho deciso di ambientare la mia saga fantasy “Oltre i confini” proprio qui, a Torino.
Mi sono trasferita in questa città già da qualche anno, e ne sono stata da subito affascinata… Essendo di natura curiosa, non mi ci è voluto molto per scoprire che la nostra è una città magica, la più adatta ad ospitare i miei personaggi.
La mia saga rientra nell’urban fantasy, ovvero in quel genere dove l’ambientazione è quella di tutti i giorni, ma i personaggi sono “diversamente umani”.
Tutto inizia con il racconto di una ragazzina che scopre di essere speciale… La mia protagonista, Lucilla, è una “Viator”, ovvero una persona in grado di squarciare il velo sottile che separa la realtà materiale da quella immateriale: padroneggiare quest’incredibile dote, la porterà a vivere avventure eccezionali.
Ringraziando Gaia, che mi ha permesso di presentare il mio lavoro sul suo blog :), vi lascio con un piccolo estratto preso dalla parte iniziale del mio libro, estratto che racconta proprio di quando Lucilla si trasferisce nella nostra città.
Per chi volesse saperne di più, questo è il mio sito internet:
Mondinoemi.altervista.org

L’estratto dal libro:
“Se incontri il buddha per la strada, uccidilo”.
Quando era piccola, Lucilla aveva letto questa frase su uno dei libri buttati sul comodino di sua madre. Le era sembrata una affermazione stranissima e ne aveva chiesto il significato. Clelia le aveva immediatamente dato la sua interpretazione in maniera molto semplice:
– Vedi, Lucilla, quando io medito, non devo cercare di vedere buddha. Devo svuotare la mente. Devo cercare quello che è dentro di me, non quello che è fuori. Qualsiasi visione, soprattutto se rappresenta qualcosa che ci piace, qualcosa che vogliamo raggiungere… è soltanto una distrazione. Meglio ucciderla subito, no? –
A Lucilla, tutto ciò che somigliava a una religione non era mai interessato, quindi non aveva approfondito ulteriormente l’argomento. Soltanto ora, a distanza di parecchi anni, le era tornato in mente quel discorso.
Si trovava in una libreria esoterica e cercava disperatamente un libro sulla meditazione che facesse per lei.
Finì con l’acquistare alcune resine e un nuovo incensiere per bruciarle: non era riuscita a provare interesse per nessuno dei testi che aveva sfogliato… [continua]
[Testi © Noemi Gastaldi – è vietata la copia o riproduzione senza il consenso dell’autore]

Ti racconto una favola…

Ciao A.micie,
volevo condividere con voi questa mia nuova scoperta. Un’amica (grazie BA :-)) mi ha parlato di questo libro, scritto e disegnato per i bambini: Piccolo Uovo di Francesca Pardi illustrato da Altan, il papà di Pimpa. Il protagonista è un piccolo uovo (gamete femmina) che prima di incontrare il gamete maschio (spermatozoo) vuole conoscere le diverse tipologie di famiglie che esistono dalle etero alle omosessuali. Ecco allora che incontra due micine con il loro piccolo… la mamma ippopotamo che cresce da sola il figlio… il cagnolino bianco e cagnolina nera… i due papà pinguini… i canguri che nel marsupio hanno due piccoli orsi. Piccolo Uovo incontra tutte queste famiglie differenti ma lungo il suo viaggio impara che tra di esse ci sono cose che le accomuna tutte: l’amore, il crescere insieme, il calore, la protezione, il supporto… quello che deve essere una FAMIGLIA a prescindere dai componenti. So bene che tanti non sono d’accordo su questo, ma non siete tutti, c’è anche chi ha chiesto la diffusione di questo libro negli asili milanesi, potete leggerlo qui.
Trovo sia una bella idea, dal valore pedagogico perché Crescere è conoscere, ma la conoscenza deve essere anche “giusta”. Un Piccolo uomo cresce imparando dai grandi, si può benissimo evitare di farlo diventare un Grande discriminatore… si fa un favore a lui, avrà una vita migliore perché saprà amare tutti senza vedere le differenze, senza patirle queste differenze. Io la penso così.

Fonte – Casa editrice LO STAMPATELLO – www.lostampatello.com

Piccolo uovo
Pagine: 28  – Formato: 25×21 cm
Piccolo uovo non vuole nascere perché non sa dove andrà a finire. Parte allora per un viaggio che lo porterà a conoscere i più diversi tipi di famiglia…  Altan presta la semplicità del suo mondo felice per descrivere come ognuna di queste possa essere un luogo meraviglioso in cui crescere.
Francesco Tullio Altan
Illustratore del libro Piccolo uovo
Avendo creato la Pimpa insieme a mia figlia ho imparato le caratteristiche del linguaggio dei piccoli. E l’ho fatto mio, perché continuo a utilizzarlo anche ora che mia figlia è cresciuta. Tutto ruota attorno al gioco di colori e alla semplicità delle linee e dei personaggi. Questo linguaggio tiene conto anche dei genitori, che leggendo le storie ai bambini non si annoiano e trovano sempre qualcosa di interessante.” Francesco Tullio Altan
Francesca Pardi
Autrice dei libri Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme?, Piccolo uovo e Qual è il segreto di papà?
I miei racconti nascono dal bisogno reale di rispondere alle domande dei bambini: dei miei figli o dei loro amici.
La nostra esperienza mi ha insegnato che spesso sono i bambini ad avere qualcosa da insegnare agli adulti, quando si tratta di affrontare situazioni che escono dalla norma. Per questo cerco di avere il loro sguardo, quando gli parlo di realtà per cui spesso noi adulti facciamo fatica a trovare le parole…Francesca Pardi

Per chi lo vorrà Buona lettura… e per tutti Buona serata!

“La terapia delle fusa” di Véronique Aiache

Reblogged from Rumore di fusa:

Quanti di voi potrebbero raccontare almeno un’occasione in cui, mentre eravamo affranti, arrabbiati, preoccupati o sofferenti, abbiamo tenuto in braccio il nostro micio e le sue fusa hanno mitigato il nostro stato d’animo? Penso che sia capitato a tutti, così come ciascun fortunato “coinquilino” del gatto si sarà abituato a godere dei momenti passati ascoltando il ronfare placido del soddisfatto felino.
Chi ha proposto la teoria che vede le fusa come effettivamente terapeutiche (anche a livello medico) è Véronique Aiache, che nel libro “La terapia delle fusa” (Armenia editore) cerca di avvalorare questa tesi con esempi, ricerche scientifiche e qualche aneddoto personale.
Continua a leggere…

[Inserito anche in Informa Pelosi]

Gatti e Scrittori: Giorgio Celli

Ciao A.mici,
oggi nella nostra città inizia il 25°  Salone Internazionale del Libro Torino (Torino Lingotto Fiere dal 10 al 14 maggio). Come si legge dal sito ufficiale: “Tema conduttore è la «Primavera digitale», cui è ispirata la campagna di comunicazione 2012: le trasformazioni che il «vivere in rete» ha indotto nel leggere, scrivere, comunicare e conservare informazioni e culture.“… “Per la prima volta i Paesi ospiti d’onore sono due: la Romania e la Spagna, che portano a Torino una significativa rappresentanza dei propri autori e della propria cultura.“…
Potete fare un giro (virtuale) al salone andando qui www.salonelibro.it.

In queste giornate dedicate ai LIBRI e SCRITTORI, anche noi ne parliamo ma qui (come avrete notato) il tema è GATTO e allora eccovi qualche titolo da aggiungere alla vostra “libreria felina”!

GIORGIO CELLI
(Verona, 16.07.1935 – Bologna, 11.06.2011)
Grande entomologo ed etologo che ha dedicato la sua vita all’Ambiente e sempre lo ricorderemo, nei suoi libri racconta la personale esperienza con i suoi gatti di casa, le sue riflessioni sul mondo felino che lo hanno portato a scoprire analogie con i comportamenti dell’uomo, ci insegna come comunicare con i nostri amici Animali, ci fa scoprire differenze e sintonie tra piccoli e grandi felini… e non mancano i romanzi con i Gatti e altri Animali come protagonisti!
Nelle librerie potete trovare tanti suoi libri, noi riportiamo questi. Cliccate sulle copertine per scoprirli.

Chi li ha già letti (ma anche no) può lasciarci un commento… ci fa sempre piacere leggerVi 🙂

Buona lettura a tutti… Magò & Mia (e Mamy)

Gatti e Arte: il libro “Gatti nell’Arte”

Titolo: Gatti nell’Arte
Autore: Stefano Zuffi
Formato: cm. 23 x 23
Pagine: 360
Immagini: 400 a colori
Rilegatura: cartonato

Lo storico dell’arte STEFANO ZUFFI ci accompagna in un affascinante viaggio attraverso 4000 anni di capolavori d’arte in cui compare l’immagine del gatto. Animale magico e misterioso, spesso indolente ma pronto a scatti e balzi da predatore, inafferrabile nei suoi percorsi e nella psicologia, alternativamente legato alla quiete familiare o all’impulso demoniaco e stregonesco, il gatto attraversa la storia della cultura e dell’arte lasciando segni precisi, di grandissima suggestione. Questo volume individua e segnala la presenza del gatto nelle arti figurative dalle civiltà antiche fino al XX secolo: solo in alcuni casi il felino è l’assoluto protagonista, ma la sua comparsa è sempre un segnale importante, carico di valenze simboliche o di implicazioni narrative. Attraverso una fomula editoriale e grafica accattivante e di immediata maneggevolezza, il gatto si propone come un protagonista silenzioso ma determinante nelle sculture e nei dipinti, fra cui anche alcuni celebri capolavori. Fra i pittori più sensibili alle movenze feline ricordiamo Leonardo, Giulio Romano, Barocci, Veronese, Rembrandt, Lotto, Frans Hals, Chardin, Hogarth, Goya, Renoir, Gauguin, Bonnard, Balthus e Hockney. Il volume prevede brevi introduzioni generali di inquadramento e numerose “letture” di immagini, per mettere in evidenza il ruolo del gatto all’interno di dipinti come ritratti, scene sacre, composizioni storiche, e così via.

Franz Marc "Due gatti in blu e giallo" - 1912 - olio su tela
Tffentliche Kunstsammlung Kunstmuseum, Basile

Fonte: Sassi Editore

Libro peloso


dal 14.09.2007 in libreria!


Titolo: Amare, capire, educare il proprio gatto

Autore: Joël Dehasse (veterinario)

Edizioni L’Età dell’Acquario

La Scheda del libro


In queste pagine dedicate all’animale domestico più diffuso in Europa, Joël Dehasse, veterinario specializzato nello studio del loro comportamento, ci fornisce diverse preziose chiavi di lettura per meglio comprendere l’indole dei nostri amici a quattro zampe, e lo fa con semplicità e chiarezza, mettendo davvero la sua competenza al nostro servizio.

Attraverso le tappe graduali, di un percorso in cui l’uomo e l’animale imparano a conoscersi e ad accettarsi senza prevaricazioni si può far sì che il nostro gatto ci consideri un amico e un punto di riferimento e non solo una presenza abitudinaria.
A questo scopo occorre capire bene il suo «linguaggio», i suoi ritmi, perché solo così potremo comprenderne le esigenze e insegnargli le nostre regole più semplici.

Il libro ci insegna a rendere ancora più confortevole l’esistenza del micio entrato a far parte della nostra famiglia, senza pretendere da lui una ridicola sudditanza, ma riconoscendo invece la sua natura, i suoi istinti, i suoi rituali.

Educare un gatto, sostiene Dehasse, significa permettergli di vivere una vita da gatto in un ambiente di esseri umani, per essere felici in due.

 [Fonte: testo tratto dal c.s. inviatoci dalla casa editrice “Edizioni L’Età dell’Acquario“]